Eventi: tesoro socio-culturale incompreso

Gli eventi hanno rappresentato negli ultimi anni un vera e propria risorsa economica per l’Italia, oltre a una soluzione sempre originale per valorizzarla.

Per quanto molti possano pensare che l’event industry sia ancora una realtà nascente, nel nostro Paese riguarda più di 460 mila lavoratori. Per intenderci, parliamo di 96 miliardi di euro annui (Fondazione Symbola 2019).

Festa dell’Unicorno, Vinci, 2015

Il mondo delle live communication è ormai immenso, e spazia da manifestazioni sportive, a eventi aziendali, a manifestazioni socio-culturali.

Va da sé, poi, che la realizzazione di eventi sia direttamente proporzionale alla crescita del turismo nel territorio. Basti pensare che questi garantiscono il 40% degli incassi degli alberghi.

Aggregatore socio-culturale

Gli eventi, però, non hanno un riscontro esclusivamente finanziario.

Sì, perché l’organizzazione di una manifestazione rappresenta l’occasione per i dipendenti di un determinato settore (che sia editoriale, alimentare etc.) di mostrare il proprio talento. D’altro canto, è la possibilità per molti di conoscere delle realtà diverse dall’ordinario e potersi appassionare a esse.

Pensiamo, a esempio, a quanto sia cambiato il pubblico relativo al mondo nerd negli ultimi anni. Sicuramente fiere di spessore come il Lucca Comics&Games hanno fatto la differenza, ma è indiscussa l’importanza che hanno avuto anche le manifestazioni più piccole nella riscoperta di questo settore.

Se, infatti, fino a venti anni fa le case editrici avevano un paio di eventi l’anno per dialogare attivamente con i lettori, oggi gli appuntamenti sono innumerevoli. Ciò ha inoltre portato alla nascita di case editrici indipendenti, così come alla fortuna di molti artisti altrimenti poco conosciuti.

Festa dell’Unicorno, Vinci, 2017

Per non parlare della diffusione in Italia di nuovi hobby (e a volte persino lavori) creativi, come tutto ciò che concerne il cosplay e gli e-Sport.

Gli eventi, insomma, sono uno strumento rilevante per la crescita del Paese. Quando si tratta di settori creativi, poi, risulta fondamentale.

Eventi VS Covid-19

Il lockdown ha rappresentato una vera e propria sfida per l’event industry. Una sfida, tuttavia, a cui molti hanno risposto con coraggio e passione.

In un momento in cui i cittadini avevano bisogno di vicinanza e intrattenimento, il settore ha infatti unito le proprie forze per cercare delle soluzioni alternative.

L’annullamento di molte manifestazioni ha dato modo di interrogarsi e capire la necessità degli eventi, che siano convention ad ampio raggio o semplici attività rivolte ai più giovani.

Perché sì, questo settore è nato come puro intrattenimento. Col tempo, però, è diventato un modo per imparare a utilizzare nuove tecniche didattiche; per riflettere su argomenti urgenti e per confrontarsi con la società stessa.

È vero, il digital non potrà mai sostituire gli eventi fisici.
Proprio per la sua componente sociale, il dialogo diretto è fondamentale.
Tuttavia, l’originalità e la voglia di mettersi in gioco dimostrata dagli operatori di questo mondo, tra aziende e singoli professionisti, non è passata inosservata.

Il nostro augurio, allora, è che questa realtà ricominci a operare in libertà il prima possibile. E, perché no, che i suoi risultati vengano presi in considerazione un po’ di più.

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